Personale aggredito all'ospedale Sant'Orsola di Bologna
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Direttore: Alessandro Plateroti

Personale aggredito all’ospedale Sant’Orsola di Bologna

Paramedici

Medici e infermieri si sentono in pericolo, il personale dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ha subito l’ennesima aggressione.

BOLOGNA – Il personale dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna è stato aggredito per l’ennesima volta. L’ultima aggressione è avvenuta all’alba del 4 luglio 2019 al pronto soccorso dell’Ospedale, alle cinque del mattino.

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Un medico e un’infermiera sono stati aggrediti da un giovane arrivato lì da piazza Aldrovandi alle due di notte. Il ragazzo, è tautologico dirlo, era stato portato lì sotto il grave effetto di alcolici e, probabilmente, anche di stupefacenti.

Non appena svegliato, il ragazzo ha iniziato ad aggredire chi si trovava davanti.

Personale dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna aggredito, non è la prima e non sarà l’ultima volta

In difesa dell’Infermiera e del medico ha parlato anche Antonella Rodigliano, la segretaria territoriale del sindacato NurSind. Il problema principale è la mancanza di un serio sistema di vigilanza che provveda alla sicurezza degli operatori dell’ospedale. Specialmente del pronto soccorso.

Polizia
Fonte foto: https://www.facebook.com/poliziadistato.it

Gli infermieri e i medici non possono pensare anche alla difesa da aggressioni, devono concentrare i loro sforzi sulla presa in carico dei pazienti.

Questa una delle dichiarazione della Rodigliano, valida soprattutto perchè in mano ai medici e agli infermieri c’è la vita di centinaia di persone. Anche se potessero farlo, difendersi anche dalle aggressioni, non potrebbero. Il tempo e l’energia a loro disposizione deve essere spesa sui pazienti, non contro di loro.

Le numerose aggressioni al Sant’Orsola

I sindacati hanno anche riconosciuto che la Direzione Generale non ha mai lasciato solo il personale dell’ospedale e ha lavorato per risolvere il problema.

Risultati come il potenziamento del sistema di telecamere e l’allargamento delle aree di attesa sono state utili a combattere queste aggressioni.

Ma non bastano.

La maggior parte delle aggressioni avviene a causa di stati di ubriachezza molesta, maleducazione, alterazione psichica, tossicodipendenza, pretese di priorità o discordanza sul trattamento terapeutico.

Se alcune di queste cause sono inevitabili, come la tossicodipendenza o l’ubriachezza, per altre cause basterebbe la presenza del personale di sorveglianza o di forze dell’ordine per dissuadere gli aggressori.

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ultimo aggiornamento: 4 Luglio 2019 17:04

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