Il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, è pronta a passare alla battaglia legale, per salvaguardare il suo territorio e anche l’incolumità dei turisti: “Non possono scaricare nei borghi già strapieni migliaia di persone”.
Non rispetta l’ordinanza di Protezione Civile, denuncerò Trenitalia.
Riomaggiore -“Denuncerò al prefetto e alla Procura della Spezia il comportamento di Trenitalia, non ha rispettato le ordinanze di Protezione civile del Comune, che fissano una “capienza massima” del territorio, e continuando a far scendere persone dai treni quando le banchine e il paese erano ben oltre la soglia di accoglienza”. Fabrizia Pecunia, sindaco di Riomaggiore minaccia di adire alle vie legali, per salvare il suo territorio e anche l’incolumità dei turisti. Questa è la decisione presa il giorno dopo l’invasione fuori controllo di turisti, che andando a formare una vera e propria fiumana di persone, si spingeva in una calca furiosa per le stradine di Manarola e Vernazza. Ma il sindaco non pensa solo alle carte bollate, promette che da oggi 2 maggio impedirà alle persone di scendere dai treni. “Le farò bloccare in stazione, non entreranno in paese, non possiamo mettere a repentaglio la tenuta del territorio, la qualità della vita dei residenti e la sicurezza degli stessi turisti”.
Non venite alle Cinque Terre
Puntuali il Primo Maggio, arrivano i turisti.
Non è sola Fabrizia Pecunia nel condurre la sua battaglia per regolamentare il flusso turistico alle Cinque Terre, da Vernazza Vincenzo Resasco, sindaco e vicepresidente del Parco Nazionale delle Cinqueterre, avverte : “Non venite alle Cinque Terre“, proprio mentre dai vagoni del Cinque Terre Express scendevano centinaia di persone, che andavano ad imbottigliarsi nelle viette del borgo. Sabato 27 aprile, mentre i treni continuavano a riversare turisti su turisti, senza fine, sulle banchine dei borghi, si è svolta una riunione del consiglio direttivo del Parco, proprio sull’emergenza turisti, preoccupava infatti “il ponte” del Primo maggio.
E come da copione, puntuali il Primo Maggio, dai vagoni del Cinque Terre Express, scendono con cadenza oraria centinaia di persone che, inconsapevoli si addentrano nei borghi, rimanendo imbottigliate nelle stradine che già sono intasate dai turisti arrivati poco prima di loro. Il risultato è un gran disagio per tutti, primi fra tutti proprio gli ignari turisti, che pensando di arrivare in un luogo incantato, si ritrovano in una specie di girone infernale, nel quale difficilmente riusciranno a muoversi per ammirare le bellezze del luogo, impossibile prendere un caffè o riuscire a comprare un pezzo di focaccia. I bar e le trattorie intasate non possono rendere un servizio soddisfacente, all’altezza delle loro normali capacità.
L’ente Parco, da parte sua mette in campo un centinaio di operatori, tutti collegati tra loro via radio. Volontari dell’associazione Carabinieri, Guardie ecologiche volontarie, soccorso alpino e Cai a presidiare i sentieri regolando gli accessi se il flusso aumenta troppo, oltre ai propri operatori che forniscono costantemente informazioni.